parliamo di animali domestici
Vaccinazione cane e gatto
“Perché vaccinare il mio animale?” Questa è una domanda che ci sentiamo rivolgere sempre più spesso dai detentori di cani e gatti: per rispondere, è innanzitutto importante sottolineare che in Italia non esiste l’obbligo di vaccinare i nostri animali domestici (eccezion fatta per la vaccinazione contro la rabbia, ma è un discorso che affronteremo più avanti). Allora a questo punto la domanda è ancora più legittima; ebbene, esistono malattie estremamente gravi per cani e gatti contro le quali la vaccinazione protegge sia il singolo individuo, sia, cosa ancora più importante e spesso sottovalutata, l’intera popolazione di cani o gatti: fondamentale è infatti il concetto di “immunità di gregge”, secondo il quale esiste uno scudo invisibile che difende anche gli animali non vaccinati limitando estremamente la diffusione di queste patologie, e più è alto il numero di soggetti vaccinati, più è potente questo scudo. Ecco perché è dunque fondamentale capire l’importanza della vaccinazione nei cani e nei gatti.
Entrando più nel dettaglio, nel caso del cane la vaccinazione classica consiste nella protezione nei confronti di tre malattie estremamente gravi e potenzialmente mortali: il cimurro, la parvovirosi e l’epatite infettiva.
Il CIMURRO (Morva Canina) è una malattia infettiva provocata da un virus che può portare diversi sintomi che possono andare da febbre lieve fino a comparsa di scolo nasale, oculare, congiuntivite, tosse, ma anche dermatite, convulsioni e morte; essendo una patologia di origine virale, non esiste purtroppo una terapia specifica.
La PARVOVIROSI è un’altra malattia infettiva sempre di origine virale altamente contagiosa che in genere porta l’animale ad avere gravi scariche diarroiche e vomito anche con sangue, con conseguente estrema debolezza. I soggetti più a rischio sono i cuccioli e la malattia può essere fatale.
Infine, l’EPATITE INFETTIVA è la terza malattia di origine virale di notevole gravità che può colpire i nostri amici a quattro zampe. Essa è provocata da un virus estremamente resistente che comporta sintomi come febbre, vomito, diarrea, ittero e in alcuni casi convulsioni. Può anche condurre a morte improvvisa, specialmente i cuccioli.
Esistono infine patologie per le quali la vaccinazione può essere o meno consigliata dal veterinario, in base alla loro diffusione sul territorio. In particolare nelle nostre zone risulta particolarmente utile la vaccinazione nei confronti della LEPTOSPIROSI e della TOSSE DEI CANILI. È pertanto buona norma chiedere consiglio al proprio veterinario di fiducia.
Passiamo ora alle vaccinazioni dei gatti: anche per loro esistono patologie gravissime per le quali la vaccinazione è altamente consigliata su tutto il territorio nazionale. In particolare si tratta di panleucopenia felina, calicivirosi ed herpesvirosi.
La PANLEUCOPENIA FELINA è una malattia virale che nella maggior parte dei casi dà una sintomatologia gastroenterica caratterizzata da vomito e diarrea, spesso con sangue (simile pertanto al parvovirus nel cane), che può anche essere fatale, in particolar modo se colpisce soggetti a rischio come i cuccioli.
La CALICIVIROSI e l’HERPESVIROSI sono entrambe malattie virali che colpiscono l’apparato respiratorio e danno sintomatologie abbastanza simili, con comparsa di febbre, anoressia, scolo nasale e oculare e ulcere in bocca (soprattutto nel caso del Calicivirus). La maggior parte dei soggetti, se trattati, guarisce completamente, ma non sono rari i casi in cui permangono problemi persistenti.
Anche nel caso del gatto esistono malattie per le quali la vaccinazione è consigliata in base alla zona e allo stile di vita del singolo individuo e per cui è importante chiedere il parere al proprio veterinario di fiducia; in particolare esiste una vaccinazione nei confronti della LEUCEMIA FELINA, malattia virale potenzialmente fatale che viene trasmessa tramite contatto con fluidi corporei di soggetti infetti, soprattutto saliva.
Veniamo ora al discorso RABBIA: questa malattia virale è l’unica che presenta una vaccinazione OBBLIGATORIA per cani e gatti, ma attenzione: l’obbligo sussiste solo nel caso di viaggio all’estero. A tal proposito si consiglia la lettura dell’articolo riguardante l’argomento.
Fatta però questa lunga premessa, quando all’atto pratico è utile vaccinare? E con quale protocollo? Purtroppo a tal proposito non esiste un’unica risposta, infatti sono troppe le variabili che entrano in gioco: immunità materna presente nel cucciolo di età inferiore alle 8-10 settimane, tipologia di vaccino, diffusione della malattia sul territorio nonché stile di vita dell’animale; in linea di massima le vaccinazioni vengono somministrate a partire dal secondo mese di vita dell’animale, è però importante prendere appuntamento il prima possibile col proprio veterinario di fiducia per una prima visita del cucciolo e per delineare il piano vaccinale più adatto per il soggetto. Importante anche ricordare che il nostro amico peloso sarà definitivamente protetto solo a partire da 4-5 giorni dopo la fine della prima serie di vaccinazioni, è pertanto buona norma non condurlo in aree con alta presenza di altri cani o gatti (come le aree cani) fino a quel momento.