Anche i nostri pet possono soffrire di problemi agli occhi.

Presso la Clinica San Rocco è disponibile su appuntamento un servizio di visita oculistica specialistica, grazie al quale sarà possibile diagnosticare e affrontare le principali patologie oculari, sia congenite che acquisite, sia del cane e del gatto, sia degli animali esotici e non convenzionali, con l'ausilio di strumentazione specialistica per l'esame della camera anteriore come di quella posteriore dell'occhio, quali la lampada a fessura e il tonometro.

Quante volte siete corsi in ambulatorio o avete descritto una situazione similare al vostro veterinario. Da noi è accaduto spesso. Vi diamo qualche indicazione per poter riconoscere la "patologia della terza palpebra" nel vostro cane o gatto. Iniziamo con il raccontavi cos'è la terza palpebra, cosa può accadere e cosa possiamo fare per risolvere l'insorgenza del problema.

COS’È LA TERZA PALPEBRA?
È una “membrana”, sorretta da 1 cartilagine a forma di “T” che segue il profilo corneale, rivestita esternamente dalla congiuntiva. 

Il sequestro corneale (nigrum, mummificazione corneale, black spot, cheratite cronica ulcerativa)  è un’affezione oftalmica che si verifica nel gatto e nel cavallo. Clinicamente è di facile riconoscimento, in quanto appare come una lesione brunastra localizzata sulla cornea in sede centrale o paracentrale, di forma più o meno circolare o ellissoidale, circondata da un alone giallo-ambrato con neovascolarizzazione periferica e presenza di edema corneale. Nella maggior parte dei casi la necrosi interessa un terzo o la metà dello stroma.
Spesso la localizzazione della lesione è monolaterale (90,7%), raramente bilaterale (9,3%), ma è possibile che la lesione sia inizialmente monolaterale per poi interessare anche l’occhio contro laterale.